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Le VPN sono legali?
Il nostro verdetto
Sì, le VPN sono completamente legali negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Canada e nella maggior parte degli altri paesi del mondo. Le VPN sono illegali solo se vivi in Bielorussia, Iraq, Corea del Nord o Turkmenistan. Tuttavia, paesi come la Cina, la Russia e il Brasile hanno leggi che limitano l’uso delle VPN in alcuni modi.
Le reti private virtuali (VPN) sono strumenti legittimi utilizzati per proteggere la privacy e la sicurezza dell’utente su Internet.
L’uso delle VPN è legale nella maggior parte dei paesi, anche se è illegale in quattro paesi e limitato in altri nove.
Abbiamo esaminato le leggi VPN di oltre 190 paesi per scoprire dove le VPN sono legali. Abbiamo scoperto che:
- Le VPN sono legali nella maggior parte dei paesi, inclusi Stati Uniti e Regno Unito.
- Le VPN sono illegali in Bielorussia, Iraq, Corea del Nord e Turkmenistan.
- L’uso dei PN è limitato in altri sette Paesi, tra cui Cina, Russia, Pakistan, Brasile e Myanmar.
- 16 paesi consentono l’uso della VPN ma impongono notevoli limitazioni sui diritti digitali.
Nonostante le VPN siano legali nella maggior parte dei paesi, la tua attività mentre sei connesso a una VPN è comunque soggetta alle leggi del paese in cui ti trovi. In definitiva, le attività illegali restano illegali.
Inoltre, è sempre possibile che le forze dell’ordine richiedano le informazioni memorizzate dal tuo provider VPN, a meno che tu non stia utilizzando una VPN veramente no log.
Tieni presente che l’uso di una VPN può anche violare i termini di servizio dei siti web e delle applicazioni con restrizioni geografiche che sblocchi dall’estero.
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Siamo completamente indipendenti e recensiamo VPN dal 2016. Le nostre opinioni sono basate sui risultati dei nostri test e non sono influenzate da incentivi finanziari. Scopri chi siamo e come testiamo le VPN.
ESCLUSIONE DI RESPONSABILITÀ: sebbene questa guida sia frutto di accurate ricerche, noi non siamo professionisti del settore legale. Se si desidera chiarimenti sulla legalità delle VPN o sulle leggi specifiche di un paese, rivolgersi a un esperto legale.
Dove sono legali le VPN?
Le VPN sono legali in quasi tutti i paesi del mondo, inclusi Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda e la maggior parte dell’Europa.
Tuttavia, si è comunque soggetti alle leggi del paese in cui ci si trova, non alle leggi del paese attraverso il quale si instrada la propria connessione Internet.
In altre parole, l’attività illegale online è sempre illegale, anche quando si utilizza una VPN, indipendentemente dal server a cui si è connessi.
Le VPN possono comunque fornire server (e indirizzi IP) di paesi in cui le VPN sono illegali o se ne limita l’uso. ExpressVPN, ad esempio, consente agli utenti di connettersi ai server VPN in Bielorussia e Turchia.
L’utilizzo di questi server VPN è perfettamente legale se non si è fisicamente situati in uno dei 13 paesi sotto menzionati.
Il motivo è che le VPN talvolta utilizzano posizioni dei server virtuali. Questi server non si trovano effettivamente nel paese con il quale sono identificati.
Ad esempio, i server di ExpressVPN in Bielorussia e Turchia sono entrambi fisicamente situati nei Paesi Bassi, dove le VPN sono legali.
È fondamentale capire che non tutte le VPN sono uguali e non tutte sono sicure.
Una volta stabilito che le VPN sono legali nel proprio paese, è necessario considerare altri fattori che possono influire sulla sicurezza online.
Questi fattori includono la giurisdizione, le politiche sui log e le funzionalità di sicurezza della VPN. Anche le leggi sul download di file torrent e la posizione in materia di diritti digitali del proprio paese sono importanti, anche quando l’uso della VPN è legale.
Dovresti scegliere una VPN no log verificata, che ha dimostrato di non memorizzare alcun registro delle attività o delle connessioni.
In quali paesi le VPN sono illegali o se ne limita l’uso?
Le VPN sono illegali in Bielorussia, Iraq, Corea del Nord e Turkmenistan. L’uso delle VPN è fortemente limitato in Cina, Iran, Oman, Russia, Turchia ed Emirati Arabi Uniti.
Recentemente sono state introdotte restrizioni alle VPN anche in Brasile e Pakistan.
Stiamo monitorando l’evolversi della situazione in Myanmar, dove non c’è stato alcun annuncio ufficiale da parte del governo sullo status legale delle VPN nonostante gli evidenti divieti sul software in corso dalla fine di maggio 2024.
I paesi riportati nella tabella seguente sono contrassegnati in base al rigore delle leggi e delle restrizioni relative alle VPN. “Pesante” è il livello di restrizione più severo, seguito da “moderato” e “minimo”.
Paese | Leggi sulla VPN | Blocchi dei social media | Censura | Sorveglianza |
---|---|---|---|---|
Bielorussia | Illegale | Moderato | Pesante | Pesante |
Cina | Limitato | Pesante | Pesante | Pesante |
Iran | Limitato | Pesante | Pesante | Pesante |
Iraq | Illegale | Moderato | Moderate | Minimo |
Corea del nord | Illegale | Pesante | Pesante | Pesante |
Oman | Limitato | Minimo | Pesante | Moderato |
Russia | Limitato | Moderato | Pesante | Moderato |
Turchia | Limitato | Moderato | Pesante | Pesante |
Turkmenistan | Illegale | Pesante | Pesante | Pesante |
Emirati Arabi Uniti | Limitato | Moderato | Pesante | Moderato |
Di seguito è riportato un elenco più dettagliato delle leggi sulle VPN nei 10 paesi in cui le VPN sono illegali o soggette restrizioni più severe:
1. Bielorussia
Le VPN sono illegali in Bielorussia.
La Bielorussia vieta le VPN in quanto le considera un metodo per minare le leggi. Nel febbraio 2015, il Ministero delle Comunicazioni del paese si è pronunciato contro l’uso di strumenti di anonimizzazione come le VPN.
Tor, che consente comunicazioni anonime e l’accesso al Dark Web, è bloccato in Bielorussia dal 2016.
Non è ancora chiaro se il governo sia effettivamente in grado di contenere il mercato in espansione delle VPN. Per il momento, è prevista una multa imprecisata per chiunque venga colto a utilizzare una VPN in Bielorussia.
2. Cina
In Cina sono legali solo le VPN approvate dal governo.
Le VPN sono tecnicamente legali in Cina. Tuttavia, tutte le VPN devono ottenere l’approvazione del Partito Comunista Cinese (CCP) prima di poter operare nel paese.
Ciò comporta spesso l’accettazione di condizioni quali la registrazione dei dati, provvedimento che rende la VPN inutile dal punto di vista della privacy.
Se da un lato ci sono indicazioni che la Cina potrebbe presto aprire il settore delle VPN agli investimenti esteri, dall’altro l’utilizzo di una VPN “senza autorizzazione” può attualmente comportare multe fino a 15.000 yuan (circa 1.900 €).
Nonostante questo, molte persone desiderano comunque utilizzare una VPN in Cina. Se sei tra questi, leggi il nostro articolo sulle migliori VPN per la Cina, poiché la maggior parte delle app delle VPN non funzionano.
3. Iran
In Iran sono legali solo le VPN approvate dal governo.
L’Iran blocca le VPN non approvate dal 2013, e le VPN approvate dallo Stato sono fortemente monitorate.
La sanzione per l’utilizzo di una VPN non approvata dal governo iraniano arriva fino a un anno di prigione.
4. Iraq
Le VPN sono illegali in Iraq.
Le reti VPN sono vietate in Iraq dal 2014. Il governo sostiene che questo divieto è stato istituito per impedire alle organizzazioni terroristiche di influenzare il pubblico attraverso i social media.
I funzionari del governo iracheno continuano a utilizzare le VPN, sebbene ufficialmente non vi siano “eccezioni” alla regola.
5. Corea del Nord
Le VPN sono illegali in Corea del Nord.
Ai nordcoreani non è consentito accedere ai media stranieri, quindi non sorprende che le VPN siano illegali.
La sanzione per l’uso di una VPN non è nota poiché la Corea del Nord è poco comunicativa.
Anche l’accesso a Internet nel paese è fortemente censurato e ai diplomatici stranieri è vietato utilizzarlo.
6. Oman
Solo le VPN consentite dal sultanato sono legali in Oman.
Dal 2010, l’Oman ha vietato tutte le VPN tranne quelle consentite dal sultanato. Queste eccezioni si applicano solo alle VPN aziendali, che devono comunque richiedere un’autorizzazione.
Tutti i fornitori di VPN aziendali approvati devono conservare i log di utilizzo del Web.
L’uso personale di una VPN è illegale in Oman per impedire ai cittadini di aggirare la censura. Tentare di aggirare queste leggi è punibile con una multa di 1.300 $.
7. Russia
In Russia sono legali solo le VPN approvate dal governo.
La Russia ha vietato le VPN non approvate per impedire l’accesso a “contenuti illegali”. Gli ISP russi applicano il divieto bloccando i siti web che offrono VPN, ma alcuni sono ancora accessibili.
Nel settembre 2021, il Roskomnadzor ha vietato ExpressVPN, NordVPN, IPVanish VPN, Hola VPN, KeepSolid VPN Unlimited e Speedify VPN.
Nel 2023 sono state bloccate molte altre VPN e l’agenzia di censura russa ha temporaneamente interrotto diversi protocolli VPN popolari, tra cui OpenVPN e Wireguard.
Negli ultimi mesi, le app VPN sono state attaccate da diversi politici di spicco e sono state introdotte diverse nuove leggi che potrebbero limitare ulteriormente l’accesso alle VPN.
La sanzione per l’uso di una VPN non approvata in Russia è di 300.000 RUB (5.100 €) per gli utenti e 700.000 RUB (7.000 €) per i fornitori di servizi.
8. Turchia
Le VPN sono legali in Turchia, ma il loro uso è limitato.
Il governo turco limita l’uso delle VPN dal 2016, giustificando la repressione come necessaria per proteggere la sicurezza nazionale e per “combattere il terrorismo”.
Nel 2016, 10 fornitori di VPN e Tor sono stati bloccati nel Paese. Nel 2023, altre 16 app sono state vietate dall’Autorità per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (BTK).
Come segnalato dagli osservatori in Turchia, sono spesso le persone critiche nei confronti del governo che finiscono per essere penalizzate e censurate dalle autorità.
9. Turkmenistan
Le VPN sono illegali in Turkmenistan.
Il Turkmenistan ha vietato le VPN nel 2015 per censurare i media stranieri. Tutti i proxy e i servizi VPN vengono rilevati e bloccati dal Turkmenet, l’ISP gestito dallo stato del Turkmenistan.
L’accesso a Internet in Turkmenistan è deliberatamente estremamente costoso per scoraggiarne l’uso. Un abbonamento mensile costa 202,30 € per 8 Kbps, ovvero più dello stipendio mensile medio del paese.
L’utilizzo di una VPN in Turkmenistan può portare a una multa imprecisata e un intimidatorio mandato di comparizione da parte del Ministero della Sicurezza Nazionale per avere una “conversazione preventiva”.
10. Emirati Arabi Uniti (UAE)
Negli Emirati Arabi Uniti sono legali solo le VPN approvate dal governo.
Gli Emirati Arabi Uniti autorizzano solo l’uso di VPN approvate dal governo. Questo provvedimento è stato applicato nel 2012, durante la “primavera araba”.
Il divieto delle VPN non approvate è stato applicato per scoraggiare l’uso di servizi VoIP come Skype, WhatsApp e Facebook.
Il blocco dei servizi VoIP negli Emirati Arabi Uniti è dovuto a ragioni sia economiche che politiche. Mira a incoraggiare i residenti locali a pagare la (costosa) quota di abbonamento per i servizi di telecomunicazioni locali, Etislat e Du.
Le aziende, tuttavia, sono in grado di utilizzare le VPN senza restrizioni.
Se utilizza una VPN per commettere un reato negli Emirati Arabi Uniti, un utente rischia la prigione o una multa compresa tra 150.000 AED (circa 37.000 €) e 500.000 AED (circa 123.000 €).
Brasile
L’utilizzo di una VPN per accedere a X (Twitter) in Brasile comporta ora una potenziale multa fino a 50.000 reais (circa 9.000 $) al giorno, come parte di una sentenza della Corte Suprema del settembre 2024 che vieta la piattaforma di social media nel Paese.
Inizialmente il tribunale aveva anche ordinato a Google e Apple di rimuovere le VPN dai loro app store, ma questo requisito è stato poi abbandonato.
L’uso di una VPN per scopi diversi dall’accesso a X in Brasile rimane legale, ma se ti rechi nel Paese, una precauzione ragionevole sarebbe quella di disinstallare temporaneamente X su tutti i dispositivi su cui hai installato una VPN.
Pakistan
Nell’agosto 2024, l’Autorità pakistana per le telecomunicazioni (PTA) ha annunciato l’intenzione di limitare l’accesso alle VPN non registrate.
Secondo il sito web della PTA, la registrazione delle VPN e la whitelisting degli IP è aperta solo alle aziende e ai liberi professionisti con lettere ufficiali di autenticazione da parte delle aziende clienti.
Tutte le altre VPN verrebbero bloccate in base a questa politica, che arriva dopo l’enorme aumento della domanda di VPN che ha seguito la decisione del governo di bloccare l’accesso alla piattaforma di social media X (Twitter) nel febbraio 2024.
Non è la prima volta che la PTA cerca di regolamentare le VPN. In precedenza, nel 2020, aveva fissato delle scadenze entro le quali i cittadini avrebbero dovuto registrare le connessioni VPN presso il governo, pena il blocco.
Nel 2022 la PTA ha tentato di nuovo di obbligare gli utenti di VPN a registrarsi presso le autorità, ma l’accesso alle VPN in Pakistan è rimasto in gran parte inalterato.
Le autorità del Pakistan hanno precedentemente bloccato siti Web popolari come YouTube, Facebook e Wikipedia. In passato anche le connessioni a piattaforme come Twitter, Periscope e Zoom sono state rallentate.
Resta da vedere quanto severamente saranno presi di mira gli utenti di VPN una volta che la politica sarà pienamente implementata, ma consigliamo cautela. Monitoreremo la situazione e continueremo ad aggiornare questa pagina in caso di sviluppi.
Myanmar
Il Myanmar ha iniziato a bloccare le VPN intorno al 30 maggio 2024. Da allora sono emerse notizie locali con dettagli su arresti e multe dopo che la polizia ha ispezionato i telefoni alla ricerca di VPN.
Una proposta di legge sulla cybersicurezza del 2021 prevedeva pene detentive da uno a tre anni e multe fino a 2.800 $ per l’uso non autorizzato di VPN, ma la legge non è mai stata ufficialmente approvata.
Sebbene le VPN rimangano tecnicamente legali in Myanmar, la realtà è che sembrano essere vietate nella pratica per la gente comune.
Stiamo monitorando la situazione e aggiorneremo questa guida per includere il Myanmar nella sezione appropriata una volta chiarita la legalità delle VPN nel paese. Fino ad allora, invitiamo alla massima cautela quando si prende in considerazione l’utilizzo di una VPN in Myanmar.
Kashmir, India
Sebbene l’utilizzo di una VPN sia tecnicamente legale in tutta l’India, nelle regioni settentrionale del Kashmir e dello Jammu si sono verificati casi di “blocco” delle VPN.
Nell’agosto del 2019, il governo indiano ha iniziato a limitare l’uso di Internet in Kashmir. Ha cominciato prima con un oscuramento completo delle comunicazioni, che è stato seguito da una “whitelist” di un piccolo numero di siti Web. Molti residenti si sono rivolti alle VPN per aggirare questi blocchi dei siti Web.
Dopo che nel febbraio 2020 è emerso sui social media un video del leader separatista Syed Ali Shah Geelani, la polizia ha iniziato ad agire contro gli utenti delle VPN.
Chiunque fosse sospettato di utilizzare una VPN per diffondere gli ideali secessionisti è stato convocato per essere interrogato. Sono stati segnalati casi di soldati che hanno cercato con la forza nei telefoni delle persone un’app di una VPN. Se trovata, hanno eliminato l’app, confiscato il telefono o addirittura picchiato il proprietario.
Secondo la legge indiana, è ancora perfettamente legale utilizzare una VPN in Kashmir. La maggior parte dei “trasgressori” viene accusata di “uso improprio dei social media” piuttosto che dell’utilizzo di una VPN.
Detto questo, consigliamo estrema cautela quando si tratta di utilizzare una VPN in Kashmir. Non vale la pena di correre il rischio se le autorità continuano ad agire partendo dal presupposto che chiunque utilizzi una VPN commette un reato.
Leggi e limitazioni digitali correlate
Abbiamo scoperto 16 paesi in cui le VPN sono legali, ma che hanno adottato altre leggi significative che limitano le libertà digitali. Ciò include spesso la sorveglianza, la censura e il blocco dei contenuti.
La tabella riportata di seguito riassume le leggi in paesi con notevoli restrizioni applicate a Internet, come la sorveglianza online e la censura.
Ogni paese è etichettato in base al grado di restrizioni. “Pesante” è il più grave, seguito da “moderato” e “minimo”.
Paese | Leggi sulle VPN | Blocchi dei social media | Censura | Sorveglianza |
---|---|---|---|---|
Cambogia | Legale | Moderato | Pesante | Pesante |
Cuba | Legale | Minimo | Pesante | Pesante |
Egitto | Legale | Moderato | Moderato | Moderato |
Eritrea | Legale | Moderato | Moderato | Moderato |
Etiopia | Legale | Moderato | Pesante | Moderato |
Indonesia | Legale | Moderato | Pesante | Pesante |
Kazakistan | Legale | Moderato | Pesante | Moderato |
Malesia | Legale | Moderato | Pesante | Pesante |
Arabia Saudita | Legale | Moderato | Pesante | Pesante |
Sudan | Legale | Moderato | Pesante | Moderato |
Siria | Legale | Minimo | Pesante | Pesante |
Thailandia | Legale | Moderato | Pesante | Pesante |
Uganda | Legale | Pesante | Pesante | Moderato |
Uzbekistan | Legale | Moderato | Pesante | Pesante |
Venezuela | Legale | Moderato | Moderato | Moderato |
Vietnam | Legale | Moderato | Moderato | Moderato |