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Le VPN sono legali?

Simon Migliano è un esperto mondiale di VPN. Ha testato centinaia di VPN e le sue ricerche sono state citate da La Repubblica, il Corriere della Sera, La Stampa, e molti altri quotidiani italiani.

Verificato da Callum Tennent

Il nostro verdetto

L’utilizzo di una VPN è del tutto legale negli Stati Uniti, in Canada, nel Regno Unito e nella maggior parte dell’Europa. L’uso di una VPN è illegale solo se si vive in Bielorussia, Iraq, Corea del Nord o Turkmenistan. Tuttavia, paesi come la Cina e la Russia hanno leggi che limitano l’uso delle VPN in determinati modi.

Immagine che mostra i paesi in cui le reti VPN sono illegali e legali

Le reti private virtuali (VPN) sono strumenti legittimi utilizzati per proteggere la privacy e la sicurezza dell’utente su Internet.

Le reti VPN sono legali nella maggior parte dei paesi, tuttavia in questa guida verranno illustrate in dettaglio le nazioni in cui sono legali e in cui sono illegali.

Inoltre, esamineremo le leggi sulle VPN nei 10 paesi in cui l’uso delle VPN è limitato.

Abbiamo esaminato le leggi VPN di oltre 190 paesi per scoprire dove le VPN sono legali. Abbiamo scoperto che:

  • L’uso delle VPN è legale nella maggior parte dei paesi, inclusi Stati Uniti e Regno Unito.
  • Le VPN sono illegali in Bielorussia, Iraq, Corea del Nord e Turkmenistan.
  • L’uso delle VPN è limitato in altri sei paesi, tra cui Cina e Russia.
  • 17 paesi consentono l’uso della VPN ma impongono notevoli limitazioni sui diritti digitali.

L’utilizzo di una VPN è legale nella maggior parte del mondo, tuttavia l’attività degli utenti durante l’utilizzo della VPN è comunque soggetta alle leggi del paese in cui ci si trova.

Le forze dell’ordine possono sempre richiedere l’accesso alle informazioni memorizzate dalla VPN. In fondo, le attività illegali restano illegali.

L’utilizzo di una VPN può inoltre violare i termini di servizio dei siti Web e delle applicazioni sbloccate dall’estero. Ad esempio, anche se non è contro la legge utilizzare una VPN con Netflix, si potrebbero violare le condizioni di utilizzo di Netflix.

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ESCLUSIONE DI RESPONSABILITÀ: sebbene questa guida sia frutto di accurate ricerche, noi non siamo professionisti del settore legale. Se si desidera chiarimenti sulla legalità delle VPN o sulle leggi specifiche di un paese, rivolgersi a un esperto legale.

In quali paesi le VPN sono legali?

Una mappa che mostra dove nel mondo l’uso delle VPN è legale

Le VPN sono legali in quasi tutti i paesi del mondo, inclusi Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda e la maggior parte dell’Europa.

Tuttavia, si è comunque soggetti alle leggi del paese in cui ci si trova, non alle leggi del paese attraverso il quale si instrada la propria connessione Internet.

In altre parole, l’attività illegale online è sempre illegale, anche quando si utilizza una VPN, indipendentemente dal server a cui si è connessi.

Le VPN possono comunque fornire server (e indirizzi IP) di paesi in cui le VPN sono illegali o se ne limita l’uso. ExpressVPN, ad esempio, consente agli utenti di connettersi ai server VPN in Bielorussia e Turchia.

ExpressVPN offre posizioni dei server in Turchia e Bielorussia, due paesi in cui le VPN sono illegali o se ne limita l’uso

ExpressVPN offre server in Bielorussia e Turchia, dove le VPN sono illegali o se ne limita l’uso.

L’utilizzo di questi server VPN è perfettamente legale se non si è fisicamente situati in uno dei 10 paesi sopra menzionati.

Il motivo è che le VPN talvolta utilizzano posizioni dei server virtuali. Questi server non si trovano effettivamente nel paese con il quale sono identificati.

Ad esempio, i server di ExpressVPN in Bielorussia e Turchia sono entrambi fisicamente situati nei Paesi Bassi, dove le VPN sono legali.

Schermata di alcune delle posizioni dei server utilizzate da ExpressVPN, incluse Bielorussia e Turchia

ExpressVPN utilizza una serie di posizioni dei server virtuali.

È fondamentale capire che non tutte le VPN sono uguali e non tutte sono sicure.

Una volta stabilito che le VPN sono legali nel proprio paese, è necessario considerare altri fattori che possono influire sulla sicurezza online.

Questi fattori includono la giurisdizione, le politiche sui log e le funzionalità di sicurezza della VPN. Anche le leggi sul download di file torrent e la posizione in materia di diritti digitali del proprio paese sono importanti, anche quando l’uso della VPN è legale.

In quali paesi le VPN sono illegali o se ne limita l’uso?

Le VPN sono illegali in Bielorussia, Iraq, Corea del Nord e Turkmenistan. L’uso dei servizi VPN è soggetto a pesanti limitazioni in Cina, Iran, Oman, Russia, Turchia ed Emirati Arabi Uniti.

Paesi in cui le reti VPN sono illegali

I paesi riportati nella tabella seguente sono contrassegnati in base al rigore delle leggi e delle restrizioni relative alle VPN. “Pesante” è il livello di restrizione più severo, seguito da “moderato” e “minimo”.

Paese Leggi sulle VPN Blocchi dei social media Censura Sorveglianza
Bielorussia Illegale Moderato Pesante Pesante
Cina Limitato Pesante Pesante Pesante
Iran Limitato Moderato Pesante Pesante
Iraq Illegale Moderato Moderato Minimo
Corea del Nord Illegale Pesante Pesante Pesante
Oman Limitato Minimo Pesante Moderato
Russia Limitato Moderato Pesante Moderato
Turchia Limitato Moderato Pesante Pesante
Turkmenistan Illegale Pesante Pesante Pesante
Emirati Arabi Uniti Limitato Moderato Pesante Moderato

Tabella che riassume le norme sulle VPN nei 10 paesi con maggiori restrizioni.

Di seguito è riportato un elenco più dettagliato delle leggi sulle VPN nei 10 paesi in cui le VPN sono illegali o soggette a restrizioni:

1. Bielorussia

Le VPN sono illegali in Bielorussia.

La Bielorussia vieta le VPN in quanto le considera un metodo per minare le leggi. Nel febbraio 2015, il Ministero delle Comunicazioni del paese si è pronunciato contro l’uso di strumenti di anonimizzazione come le VPN.

Tor, che consente comunicazioni anonime e l’accesso al Dark Web, è bloccato in Bielorussia dal 2016.

Non è ancora chiaro se il governo sia effettivamente in grado di contenere il mercato in espansione delle VPN. Per il momento, è prevista una multa imprecisata per chiunque venga colto a utilizzare una VPN in Bielorussia.

2. Cina

In Cina sono legali solo le VPN approvate dal governo.

Le VPN sono tecnicamente legali in Cina. Tuttavia, tutte le VPN devono ottenere l’approvazione del Partito Comunista Cinese (CCP) prima di poter operare nel paese.

Ciò comporta spesso l’accettazione di condizioni quali la registrazione dei dati, provvedimento che rende la VPN inutile dal punto di vista della privacy.

Se da un lato ci sono indicazioni che la Cina potrebbe presto aprire il settore delle VPN agli investimenti esteri, dall’altro l’utilizzo di una VPN “senza autorizzazione” può attualmente comportare multe fino a 15.000 yuan (circa 2.200 €).

Nonostante questo, molte persone desiderano comunque utilizzare una VPN in Cina. Se sei tra questi, leggi il nostro articolo sulle migliori VPN per la Cina, poiché la maggior parte delle app delle VPN non funzionano in questo paese.

Una donna che lascia fiori sull’insegna degli uffici di Google in Cina

Cina, 2010. Google chiude il suo sito nel paese in seguito alle controversie sulla censura con il governo. Foto di Wenn Rights/Alamy

3. Iran

In Iran sono legali solo le VPN approvate dal governo.

L’Iran blocca le VPN non approvate dal 2013, e le VPN approvate dallo Stato sono fortemente monitorate.

La sanzione per l’utilizzo di una VPN non approvata dal governo iraniano arriva fino a un anno di prigione.

4. Iraq

Le VPN sono illegali in Iraq.

Le reti VPN sono vietate in Iraq dal 2014. Il governo sostiene che questo divieto è stato istituito per impedire alle organizzazioni terroristiche di influenzare il pubblico attraverso i social media.

I funzionari del governo iracheno continuano a utilizzare le VPN, sebbene ufficialmente non vi siano “eccezioni” alla regola.

5. Corea del Nord

Le VPN sono illegali in Corea del Nord.

Ai nordcoreani non è consentito accedere ai media stranieri, quindi non sorprende che le VPN siano illegali.

La sanzione per l’uso di una VPN non è nota poiché la Corea del Nord è poco comunicativa.

Anche l’accesso a Internet nel paese è fortemente censurato e ai diplomatici stranieri è vietato utilizzarlo.

6. Oman

Solo le VPN consentite dal sultanato sono legali in Oman.

Dal 2010, l’Oman ha vietato tutte le VPN tranne quelle consentite dal sultanato. Queste eccezioni si applicano solo alle VPN aziendali, che devono comunque richiedere un’autorizzazione.

Tutti i fornitori di VPN aziendali approvati devono conservare i log di utilizzo del Web.

L’uso personale di una VPN è illegale in Oman per impedire ai cittadini di aggirare la censura. Tentare di aggirare queste leggi è punibile con una multa di 1.300 €.

7. Russia

In Russia sono legali solo le VPN approvate dal governo.

La Russia ha vietato le VPN non approvate per impedire l’accesso a “contenuti illegali”. Gli ISP russi applicano il divieto bloccando i siti Web che offrono VPN.

Nel settembre 2021, il Roskomnadzor ha vietato ExpressVPN, NordVPN, IPVanish VPN, Hola VPN, KeepSolid VPN Unlimited e Speedify VPN.

La sanzione per l’uso di una VPN non approvata in Russia è di 300.000 RUB (5.100 €) per gli utenti e 700.000 RUB (12.000 €) per i fornitori di servizi.

Un manifestante in Russia marcia contro la crescente censura di Internet con un cartello su cui è scritto “non disattiverete Internet”.

Mosca, Russia. 10 marzo 2019. Un manifestante marcia contro la crescente censura di Internet. Foto di Elena Rostunova

8. Turchia

Le VPN sono legali in Turchia, ma il loro uso è limitato.

Il governo turco limita l’uso delle VPN dal 2016, giustificando la repressione come necessaria per proteggere la sicurezza nazionale e per “combattere il terrorismo”.

10 provider di VPN sono stati bloccati in Turchia nel 2016, insieme alla rete Tor. Come segnalato dagli osservatori in Turchia, sono spesso le persone critiche nei confronti del governo che finiscono per essere penalizzate e censurate dalle autorità.

Una donna urla in un megafono nell’ambito di una conferenza stampa durante una protesta contro l’introduzione del filtraggio dei contenuti in Turchia

Istanbul, Turchia. 15 maggio 2011. Cittadini protestano contro la decisione del governo di introdurre un filtro dei contenuti. Foto di Evren Kalinbacak

9. Turkmenistan

Le VPN sono illegali in Turkmenistan.

Il Turkmenistan ha vietato le VPN nel 2015 per censurare i media stranieri. Tutti i proxy e i servizi VPN vengono rilevati e bloccati dal Turkmenet, l’ISP gestito dallo stato del Turkmenistan.

L’accesso a Internet in Turkmenistan è deliberatamente estremamente costoso per scoraggiarne l’uso. Un abbonamento mensile costa 213 € per 8 Kbps, ovvero più dello stipendio mensile medio del paese.

L’utilizzo di una VPN in Turkmenistan può portare a una multa imprecisata e un intimidatorio mandato di comparizione da parte del Ministero della Sicurezza Nazionale per avere una “conversazione preventiva”.

10. Emirati Arabi Uniti (UAE)

Negli Emirati Arabi Uniti sono legali solo le VPN approvate dal governo.

Gli Emirati Arabi Uniti autorizzano solo l’uso di VPN approvate dal governo. Questo provvedimento è stato applicato nel 2012, durante la “primavera araba”.

Il divieto delle VPN non approvate è stato applicato per scoraggiare l’uso di servizi VoIP come Skype, WhatsApp e Facebook.

Il blocco dei servizi VoIP negli Emirati Arabi Uniti è dovuto a ragioni sia economiche che politiche. Mira a incoraggiare i residenti locali a pagare la (costosa) quota di abbonamento per i servizi di telecomunicazioni locali, Etislat e Du.

Le aziende, tuttavia, sono in grado di utilizzare le VPN senza restrizioni.

Se utilizza una VPN per commettere un reato negli Emirati Arabi Uniti, un utente rischia la prigione o una multa compresa tra 150.000 AED (circa 41.000 €) e 500.000 AED (circa 136.000 €).

Kashmir, India

Sebbene l’utilizzo di una VPN sia tecnicamente legale in tutta l’India, nelle regioni settentrionale del Kashmir e dello Jammu si sono verificati casi di “blocco” delle VPN.

Nell’agosto del 2019, il governo indiano ha iniziato a limitare l’uso di Internet in Kashmir. Ha cominciato prima con un oscuramento completo delle comunicazioni, che è stato seguito da una “whitelist” di un piccolo numero di siti Web. Molti residenti si sono rivolti alle VPN per aggirare questi blocchi dei siti Web.

Dopo che nel febbraio 2020 è emerso sui social media un video del leader separatista Syed Ali Shah Geelani, la polizia ha iniziato ad agire contro gli utenti delle VPN.

Chiunque fosse sospettato di utilizzare una VPN per diffondere gli ideali secessionisti è stato convocato per essere interrogato. Sono stati segnalati casi di soldati che hanno cercato con la forza nei telefoni delle persone un’app di una VPN. Se trovata, hanno eliminato l’app, confiscato il telefono o addirittura picchiato il proprietario.

Secondo la legge indiana, è ancora perfettamente legale utilizzare una VPN in Kashmir. La maggior parte dei “trasgressori” viene accusata di “uso improprio dei social media” piuttosto che dell’utilizzo di una VPN.

Detto questo, consigliamo estrema cautela quando si tratta di utilizzare una VPN in Kashmir. Non vale la pena di correre il rischio se le autorità continuano ad agire partendo dal presupposto che chiunque utilizzi una VPN commette un reato.

Pakistan

La Pakistan Telecommunications Authority (PTA) aveva originariamente stabilito la scadenza del 30 giugno 2020 per consentire ai cittadini di registrare le proprie connessioni VPN presso il governo. Dopo questa data, tutte le VPN non registrate dovevano essere bloccate.

Questa scadenza è stata poi rinviata al 31 luglio 2020 e poi di nuovo al 30 settembre, “per venire incontro alle imprese e ai cittadini”.

Secondo il PTA, la legge è in linea con le norme che stabiliscono che “qualsiasi modalità di comunicazione che viene nascosta o criptata” richiede una registrazione appropriata.

Non è chiaro quali saranno le conseguenze dell’utilizzo di una VPN non registrata in Pakistan. Tuttavia, il PTA ha dichiarato in un comunicato stampa che “verranno intraprese azioni solo contro VPN non autorizzate per interrompere il traffico illegale che causa perdite per l’erario nazionale”.

Le autorità del Pakistan hanno precedentemente bloccato siti Web popolari come YouTube, Facebook e Wikipedia. In passato anche le connessioni a piattaforme come Twitter, Periscope e Zoom sono state rallentate.

Resta da vedere come saranno presi di mira gli utenti di VPN strettamente commerciali dopo l’applicazione della sentenza, ma si consiglia cautela. Monitoreremo la situazione e aggiorneremo questa pagina in caso di sviluppi.

AGGIORNAMENTO: fino ad ora ci sono state poche comunicazioni del PTA a proposito del divieto delle VPN. Attualmente, sembra essere applicabile solo alle imprese e non ai cittadini.

Leggi e limitazioni digitali correlate

Abbiamo scoperto 17 paesi in cui le VPN sono legali, ma che hanno adottato altre leggi significative che limitano le libertà digitali. Ciò include spesso la sorveglianza, la censura e il blocco dei contenuti.

La tabella riportata di seguito riassume le leggi in paesi con notevoli restrizioni applicate a Internet, come la sorveglianza online e la censura.

Ogni paese è etichettato in base al grado di restrizioni. “Pesante” è il più grave, seguito da “moderato” e “minimo”.

Paese Leggi sulle VPN Blocchi dei social media Censura Sorveglianza
Cambogia Legale Moderato Pesante Pesante
Cuba Legale Minimo Pesante Pesante
Egitto Legale Moderato Moderato Moderato
Eritrea Legale Moderato Moderato Moderato
Etiopia Legale Moderato Pesante Moderato
Indonesia Legale Moderato Pesante Pesante
Kazakistan Legale Moderato Pesante Moderato
Malesia Legale Moderato Pesante Pesante
Myanmar Legale Minimo Pesante Moderato
Arabia Saudita Legale Moderato Pesante Pesante
Sudan Legale Moderato Pesante Moderato
Siria Legale Minimo Pesante Pesante
Thailandia Legale Moderato Pesante Pesante
Uganda Legale Pesante Pesante Moderato
Uzbekistan Legale Moderato Pesante Pesante
Venezuela Legale Moderato Moderato Moderato
Vietnam Legale Moderato Moderato Moderato

Un riepilogo delle leggi sulle VPN e dei diritti digitali in 17 paesi.